La presa di posizione del presidente di Confagricoltura Puglia sui PSR e sui GAL, si inserisce nella polemica nate qualche giorno fa dalla presa di posizione di Coldiretti Puglia che ha chiesto di dirottare i fondi destinati ai gruppi operativi locali per incrementare le risorse, bloccate da circa due anni in Regione, per i contributi ai giovani imprenditori. Una dichiarazione che ha trovato immediata consequenzialità nella decisione di dimettere tutte le rappresentanze di coldiretti dagli organismi di amministrazione dei Gal. Un gesto forte quello di coldiretti ma sulla cui coerenza è opportuno fare qualche riflessione.

I Psr, i fondi europei che sono destinati alle imprese agricole con particolare riguardo per i giovani imprenditori, sono bloccati in regione da circa due anni e rischiano addirittura di andare persi se non saranno assegnati e spesi nei tempi che l’Unione Europea concede. Anche i Gal sono finanziati con fondi europei e anche questi sono in gravissimo ritardo ed ancora per una cattiva gestione da parte dell’assessorato all’agricoltura. L’ultima riunione tenuta proprio nella sede del lungomare Nazario Sauro, aveva stimato la partenza dei Gal per i primi di marzo ma ancora niente. Sopprimere i Gal per incrementare le risorse per i giovani imprenditori, secondo Confagricoltura, darebbe una copertura economica del 150%. Più del necessario insomma.

L’unico giovamento sarebbe per la Regione che avrebbe un fronte in meno su cui lavorare ma il territorio avrebbe vantaggi da un solo settore anziché due. Si tratterebbe inoltre di uno schiaffo a tutte quelle risorse umane presenti nei Gal che in due anni e mezzo senza fondi hanno spesso mantenuto comunque in vita le strutture. Uno dei Gal più virtuosi di Puglia, con le migliori performance in fatto di spesa e di risparmuio è stato quello de “Le Città di Castel del Monte” che comprende i territori di Andria e Corato.

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