Il tam tam delle lamentele è partito dai gruppi su Facebook e dalle chat di Whatsapp. Un protesta crescente, da parte dei cittadini residenti in diverse zone della città. Dal centro all’estrema periferia, per segnalare un cattivo odore nell’aria: di rifiuti bruciati secondo alcuni, di frasche date alle fiamme nelle campagne limitrofe, secondo altri.

Il fenomeno, che riguarda principalmente Andria e, in parte, anche  le periferie di Trani e Barletta, è cominciato tra venerdì e sabato. Inizialmente in maniera quasi impercettibile, per poi peggiorare progressivamente a causa del vento, che ha portato l’odore acre in tutto il territorio cittadino. Lo si avverte soprattutto a tarda sera o nelle prime ore del mattino.

I commenti sui social, negli ultimi giorni, si sono moltiplicati, tra chi lamenta di non poter neanche aprire le finestre della propria abitazione, e chi accusa uno strano senso di nausea e prurito alla gola.

Con le prime segnalazioni, sono scattati nelle ultime ore i sopralluoghi da parte della Polizia Locale. I controlli si sono concentrati nelle aree periferiche della città federiciana, ai confini con Trani e Barletta. Ma al momento, di focolai o fumi di scarico neanche l’ombra.

Controlli che andranno avanti anche nei prossimi giorni. Se il cattivo odore non dovesse cessare e se, non fosse possibile individuarne la causa scatenante, sarà compito del settore Ambiente del Comune di Andria quello di segnalare il fenomeno all’Arpa, l’agenzia regionale competente in materia ambientale, per un più ampio monitoraggio delle aree interessate.