«La politica spesso si limita a discutere a sé stessa, ma quando ci sono risposte da dare ai cittadini, a fronte delle insicurezze e delle perplessità sollevate, allora si parla di “fake news”, se proprio non si arriva al totale muro di silenzio che abbiamo affrontato in questi anni».

Inizia così la nota dei consiglieri comunali del M5S di Andria.

«Il sindaco Giorgino e la sua amministrazione continuano a comportarsi come se non fosse successo nulla in questi anni, come se la città non fosse ridotta ai minimi termini. Nel grande mucchio dell’indifferenza finisce anche l’analisi del risultato delle ultime elezioni politiche, dove Andria è stata ignorata da tutti i partiti e i movimenti con un’unica eccezione: il Movimento 5 Stelle, che ha rieletto con grandi consensi il nostro deputato Giuseppe D’Ambrosio, con il 48% nel collegio (il 51% ad Andria), più di 4 punti sulla media pugliese e più di 15 sulla media nazionale. Noi ci siamo espressi anche sulla questione del trasferimento della direzione generale ASL/BT, rimarcando che già altri uffici, sanitari e non, nel frattempo sono emigrati da Andria, accolti a braccia aperte dalle altre città del nostro territorio. Come pure ci siamo espressi sul tema della sicurezza: abbiamo affrontato a più riprese l’incredibile immobilismo nella realizzazione della Questura ad Andria, tema che torna ciclicamente di attualità anche alla luce delle dichiarazioni del direttore generale della ASL che parla di un problema di sicurezza nel quartiere Fornaci, dove manca anche un piano di riqualificazione culturale (che fine ha fatto il Centro dedicato a Don Pino Puglisi?).

Il problema della sicurezza coinvolge tutta la nostra città. Mancano le strutture, manca la progettazione. Se non si avvia un chiaro progetto di finanza per una nuova caserma dei Carabinieri, se continua la telenovela in onda da anni per l’assegnazione di una sede dignitosa alla Guardia di Finanza, non meravigliamoci dello scetticismo sulla politica da parte dei cittadini. Nel 2014 il sindaco Giorgino assegnò alcuni locali della Pretura di Via Buonarroti alla Guardia di Finanza, salvo accorgersi dopo “appena tre anni” che questi locali non erano adeguati e quindi a novembre 2017 ha dovuto tornare sui suoi passi e assegnare alle Fiamme Gialle l’immobile comunale di Via Bari, dove ora è collocato l’ufficio tributi. Passaggio, questo, avvenuto solo sulla carta.

Di contro, però, questa amministrazione è attivissima come al solito sulla distribuzione delle poltrone. L’attuale Presidente del Consiglio Comunale Laura Di Pilato è diventata di troppo e quindi si è riaperto il toto-nomi sul suo successore, per salvaguardare gli ormai fragili equilibri politici di maggioranza. Per quanto riguarda le altre opposizioni (che contano di partecipare al concorso di bellezza per la presidenza della massima assiste comunale), dalla sicurezza fino ai parchi pubblici non temiamo confronti e siamo sicuri di aver parlato, denunciato, spiegato e chiarito ai cittadini come la pensiamo. Vadano pure a rileggersi i nostri interventi, dentro e fuori il Consiglio Comunale. Il nostro invito è semplice: siamo disposti a fornirvi copia del nostro archivio. Se volete, potete copiare».