«Più che un’analisi politica, occorrerebbe un’analisi sociologica».

Così Gaetano Scamarcio, Coordinatore Provinciale F.I. Giovani della Bat , introduce la disamina del voto del 4 Marzo, vista nell’ottica del movimento giovanile forzista.

«Il recente riscontro delle urne, infatti, pur largamente annunciato, esce dagli schemi tradizionali ed apre a nuove frontiere: per la gran parte dei giovani è definitivamente venuto meno ogni senso di appartenenza verso le Istituzioni, viste piuttosto come un nemico da combattere, anzi da abbattere».

«E’ però fin troppo scontato e semplicistico utilizzare la Politica, che pure ha le sue pesantissime colpe, come unico capro espiatorio della difficile situazione del nostro Paese. Perchè se è vero che i partiti tradizionali hanno da tempo abbandonato ogni lavoro di aggregazione e di formazione nelle sezioni (delegandolo, nella migliore delle ipotesi all’associazionismo culturale), pari responsabilità deve essere attribuita a quei movimenti populisti ed anti casta, portatori dell’idea che