«Carissimi, sono stato eletto Portavoce al Senato nel Movimento 5 Stelle, nel collegio uninominale Puglia 3, comprendente i comuni di Andria, Ascoli Satriano, Barletta, Candela, Canosa di Puglia, Carapelle, Carpino, Castelluccio dei Sauri, Cerignola, Isole Tremiti, Manfredonia, Margherita di Savoia, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Ordona, Orta Nova, Rocchetta Sant’Antonio, San Ferdinando di Puglia, Stornara, Stornarella, Trani, Trinitapoli, Zapponeta. Nel mio collegio il M5S si è imposto con il 45.7% dei consensi; secondo il Centro Destra con il 33.1%; terzo il Centro Sinistra con il 16.0 %. Su un totale di 248.086 votanti, 108.043 persone hanno creduto in noi!». Interviene così in una nota Ruggero Quarto, portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle.
«Un “vento da Sud” ha spirato sull’intera Puglia – si legge – travolgendo la vecchia paludosa politica e imponendo un nuovo paradigma: la politica della partecipazione e del servizio, per soddisfare dinamicamente i reali bisogni della gente. Prima ancora che cominciasse lo spoglio elettorale ho doverosamente ringraziato il popolo 5 Stelle che, con abnegazione, si è impegnato per sostenere questa dolce grande rivoluzione culturale.
Oggi voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito allo strepitoso risultato elettorale. Da chi ha convinto altri con il passaparola a chi nell’urna ha segnato il nostro simbolo e/o il mio nome. Siete voi i veri artefici del necessario cambiamento. Vi abbraccio tutti, uno ad uno. Il mio cuore pulsa di gioia perché sento di essere coprotagonista di un progetto politico innovativo diretto al benessere della gente. Sono felice che abbiate anche creduto in me, come vostro Portavoce, dandomi la possibilità di donare alla collettività le mie abilità e sensibilità acquisite in oltre quarant’anni di lavoro universitario e di impegno ambientalista nel territorio. Sono anche consapevole della responsabilità affidatami da circa metà dell’elettorato. Largo consenso, grandi aspettative.
Farò di tutto – conclude – per non deludervi e ciò sarà tanto più evitato quanto più si stabilirà uno stretto contatto con gli abitanti del mio collegio e con tutto il popolo italiano, come Costituzione vuole».