Colloqui riservati, segreti, rivelazioni scottanti, protagonisti e comparse che si intrecciano. Un romanzo che sembra un thriller ma è, invece, estremamente reale. “Il cigno nero ed il Cavaliere bianco” di Roberto Napoletano, direttore de “Il Sole 24 ore” sino ad agosto dello scorso anno, è stato presentato ad Andria in una serata all’insegna di un dialogo aperto e reale sulla grave crisi economica che ha colpito l’Italia. «Una storia che inizia nel novembre del 2011, quando si abbatte sull’Italia il Cigno nero la tempesta perfetta dei mercati – ci dice Roberto Napoletano – e arriva fino ad oggi, allo scontro aperto su Bankitalia e le macerie del sistema bancario italiano. Una grande crisi quella italiana, una crisi sovrana ed una crisi bancaria, che ha messo a nudo responsabilità nascoste. Il complotto non esiste, l’Italia non diventa la nuova Grecia, ma paga salato il conto dell’errore fatale di Trichet, allora presidente della Banca centrale europea. Pesano sul paese – ricorda Napoletano – gli interessi geopolitici dei nostri “cari alleati” e si allungano le mani predone della finanza d’oltralpe. A salvarci è stato il provvidenziale arrivo di un Cavaliere bianco, il nuovo presidente della Bce Mario Draghi».

Una storia sciorinata assieme al giornalista Vincenzo Rutigliano nell’evento organizzato dalla Libreria Mondadori di Andria in collaborazione con il Centro Studi Sturziani. Una storia che ha profondamente mutato la vita quotidiana del paese Italia. Una storia che alla luce della campagna elettorale in atto può esser di grande insegnamento per tutti.