Si è svolta come da tradizione la processione della Madonna di Lourdes per i corridoi e i reparti dell’ospedale “Bonomo” di Andria in occasione della Giornata del Malato. L’effigie della Vergine, seguita da tanti fedeli riuniti in preghiera, ha percorso tutti i cinque piani del nosocomio andriese, entrando in ogni singola stanza per incontrare tutti gli ospiti dei reparti. La processione, poi, si è spostata verso la Cattedrale di Andria dove si è svolta la Santa Messa presieduta dal vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi.

«La malattia è un capitolo della nostra vita, che ci piaccia o no – ha detto durante l’omelia -. Ci sono malattie passeggere oppure che segnano un’intera vita. La malattia assume tante forme, e questa realtà che tocca il nostro corpo è il segno di una grande verità che non possiamo dimenticare: l’uomo non è un padre eterno. Noi siamo un impasto di terra e cielo, di carne e spirito. La nostra cultura tende a cancellare questo aspetto, e a pretendere invece che l’uomo sia sempre perfetto e armonioso. Per questo molto spesso guardiamo da un’altra parte quando ci troviamo di fronte ad un malato. Tutto ciò che è imperfetto non riscuote amore, neanche un servizio. Questa giornata serve a condurci tutti con i piedi per terra. Noi siamo tutti “lebbrosi”, ovvero legati all’imperfezione umana. E i nostri fratelli infermi ci ricordano quello che siamo noi tutti: limitati e imperfetti. Solo Gesù lo è. Ecco perché il nostro punto di riferimento oggi è la Madonna di Lourdes, che cura gli ammalati. Ma non dimentichiamo che anche le malattie dell’anima sono altrettanto importanti: gelosia e avidità ad esempio. Noi – conclude Mons. Mansi – dobbiamo avere l’umiltà del lebbroso e riconoscere quello che siamo. Tutti abbiamo bisogno di essere guariti, e cominciare ad ottenere la guarigione dell’anima, e soltanto dopo quella del corpo».

Nel servizio di News24.city le immagini della processione della Madonna di Lourdes all’interno dell’ospedale “Bonomo” di Andria.