In tutto sarà di quattordici milioni e duecentocinquanta mila euro la dotazione finanziaria prevista, a valere sulle risorse del “Patto per la Puglia”, per sostenere iniziative culturali nell’ambito della danza (5,5%), della musica (48%), del cinema (5%), del teatro (40%), dello spettacolo circense (1,5%) a cura della Regione Puglia. Tra i progetti finanziabili per una quota minima di 538mila euro vi sarà anche il Festival Castel dei Mondi di Andria. L’ente comunale, infatti, aveva preventivamente presentato la progettazione della storica kermesse andriese all’avviso pubblico regionale, vedendo riconosciuta positivamente la valutazione della commissione.

In particolare il Festival Castel dei Mondi ha ricevuto un punteggio totale di 66,5 piazzandosi dodicesimo tra i progetti relativi alla sezione teatro. Sezione in cui sono 22 i progetti totali che dovrebbero esser cofinanziati dalla Regione Puglia. Tra i soggetti proponenti, sempre per il teatro, sono solo 4 gli enti comunali che hanno presentato ed ottenuto un cofinanziamento regionale. Per tutti gli altri progetti si parla di Cooperative, Fondazioni od Associazioni Culturali. E’ una Srl, invece, il “Teatro dei Borgia”, quella che a Barletta otterrà un cofinanziamento minimo di 248mila euro per una valorizzazione del territorio attraverso lo sviluppo dell’impresa teatrale.

Soddisfazione per la strada intrapresa da parte dell’assessore regionale alla cultura, Loredana Capone: «Abbiamo osato, spingendo l’asticella della qualità e della programmazione pluriennale ma la quantità e la qualità dei progetti presentati testimoniano il successo di questo avviso. Una sfida che abbiamo vinto tutti insieme ma che, soprattutto, marca l’enorme impegno profuso dalle imprese e dai Comuni pugliesi che hanno dato prova di una grande capacità progettuale e imprenditoriale riconoscendo il valore irrinunciabile del saper fare rete. Con questo avviso – ha aggiunto – abbiamo voluto mettere operatori e istituzioni nelle condizioni di uscire fuori dall’estemporaneità della programmazione per progettare su un periodo medio lungo. Tre anni per programmare le attività facendo attenzione a mettere in campo un’offerta sempre più di qualità e capace di essere competitiva a livello regionale e nazionale».

Soddisfatto anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Andria che parla di «risultato strepitoso se si considera che fino a due anni fa la regione interveniva solo con qualche decina di migliaia di euro».