«Anche il Presidente della Provincia Giorgino, come il Sindaco di Andria Giorgino, sta avendo problemi finanziari nella gestione dell’ente». Inizia così la nota dei consiglieri del M5S di Andria sulla questione della sicurezza stradale.

«Con l’atto n° 48 del 11 ottobre 2017 ha ripartito in modo curioso i circa 15mila euro di proventi da sanzioni amministrative dell’anno 2017. In particolare, meritano una menzione speciale i 1875 euro stanziati per interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione della segnaletica di tutte le strade della provincia e soprattutto i 375 euro stanziati per il miglioramento della sicurezza stradale. Con quest’ultima somma, davvero esigua, l’ente dovrebbe manutenere tutte le strade della provincia e dovrebbe servire a installare, ammodernare, potenziare e mettere a norma le barriere stradali.

Probabilmente, quando il dirigente di tale settore provinciale scrive ai sindaci della provincia per comunicare che non ci sono soldi per la sicurezza stradale e quindi di non chiedere interventi, un minimo di ragione gli andrebbe riconosciuta. Di contro il nostro Presidente della Provincia non si è perso d’animo e oltre a trovare i soldi per far costituire la Provincia in difesa della BLEU contro Canosa e Minervino sull’allargamento della discarica di Tufarelle, ha messo in vendita una serie di beni della Provincia BAT ritenuti “non strumentali alle funzioni dell’ente”. Il ricavato della vendita dovrebbe essere utilizzato per sistemare le scuole provinciali, ma non per le strade. Tra i beni in vendita, il podere Agresti e l’azienda zootecnica Papparicotta, quest’ultima oggetto di un affidamento in gestione, poi revocato.

Quindi gli andriesi (e non solo) possono dire addio a questi storici beni pubblici di pregio. La domanda sorge spontanea: una volta esauriti i proventi di queste alienazioni, cosa si inventerà il Presidente Giorgino per recuperare risorse utili a sistemare scuole e strade? Una fiera del dolce?»