«Dal 2012 abbiamo denunciato i tanti problemi che riguardano il tema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti della nostra città. Oggi scriviamo un nuovo episodio. Dall’isola ecologica, ormai più chiusa che aperta, ci era giunto a fine ottobre un comunicato stampa lapidario, a firma del gestore del servizio raccolta rifiuti, il commissario inviato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per amministrare il servizio regolato dal contratto con la Sangalli. Nel comunicato, il commissario vietava il conferimento di rifiuti ingombranti e tessili, chiedendo “il frequente passaggio della Polizia Municipale per tutelare le incolumità degli addetti dagli utenti che pretenderanno lo scarico di quanto non consentito”. In altre parole, l’isola ecologica di Andria è diventata Forte Alamo, con gli addetti barricati all’interno e i cittadini nei panni degli assalitori».

In una nota i consiglieri del M5S tornano sulla situazione rifiuti della città di Andria.

«Ma c’è di più, purtroppo. Dopo il nostro ennesimo accesso agli atti sul servizio rifiuti, in particolare sullo spazzamento delle strade, abbiamo ricevuto copia delle segnalazioni effettuate da addetti dell’Ufficio Ambiente del Comune all’ARO2BT, ubicato in Via Bovio, che pur essendo responsabile del servizio stranamente non ha propri controllori. In particolare ci siamo concentrati sui rapporti di settembre 2017. Già dal primo settembre, alla voce “strade segnalate e non ancora pulite”, abbiamo trovato contrada Mastrottaviano, contrada Nunziatella, via Canosa, via Monte Faraone, via Vecchia Spinazzola, via Castel del Monte, via Sgarantiello, via Vecchia Corato, complanare via Santa Lucia, via Gentile, prolung. via Ospedaletto, via Vecchia Barletta, tangenziale e svincoli.

Nulla di scandaloso, poiché comprendiamo bene che può succedere che vi siano sporadiche falle, soprattutto in strade periferiche, per così dire, “meno battute”. Però, siccome anche i cittadini in quella zona pagano le tasse, abbiamo verificato se nei giorni successivi quelle zone fossero state “recuperate”, se i successivi turni di pulizia fossero stati portati a termine. Nei rapporti del 2 settembre, del 4, del 5, del 6, del 7, fino al giorno 8 di settembre abbiamo trovato le stesse carenze. Il giorno 9 finalmente una novità: scompare dalla “blacklist” contrada Mastrottaviano, purtroppo però prontamente sostituita da via Matteo Leonetti.

Non cambia la situazione nei giorni 11 e 12: le strade sono ancora tutte lì, arricchite dalla new entry, via Da Villa. Nulla di fatto anche nei giorni 13, 14, 15, 16 e 19 mentre il giorno 20 settembre l’elenco delle strade non pulite si è arricchito di via Madre Teresa di Calcutta. Stesso discorso per il 21, il 22, il 23 e il 25, giorno nel quale viene segnalato anche il mancato svuotamento dei cassonetti della zona di Castel del Monte. Nulla di nuovo fino al 30 settembre.

Non sappiamo da quanto tempo dura questo disservizio. Non sappiamo se sia mai stato sanzionato. Vogliamo fotografare la situazione, con la speranza che chi di dovere prenda i dovuti provvedimenti. Sta di fatto che questo è l’ennesimo caso su cui non ci risultano provvedimenti. Fossimo ai primi mesi di servizio ci potrebbe anche stare, ma dopo cinque anni di servizio e otto di amministrazione politica siamo davanti alla manifesta incapacità amministrativa».