In ordine alle vicende politico-amministrative degli ultimi giorni, l’on. Benedetto Fucci – Coordinatore provinciale di Direzione Italia per la Bat – ha diffuso la seguente dichiarazione: «Le tensioni interne a una coalizione politica o a un singolo partito vanno risolte attraverso il confronto interno. L’impulsività e la frenesia che hanno originato i recenti documenti riguardo la vicenda che coinvolge i massimi esponenti delle istituzioni cittadine non depongono a favore di una unità sostanziale del centrodestra e mettono a repentaglio la stessa sopravvivenza della coalizione. Non intendo entrare nel merito della questione, ma ritenendo alquanto “inusuale” la condotta di molti protagonisti della vicenda, giudico inopportune nel metodo le iniziative assunte per affrontare la nuova fibrillazione in seno all’Assise consiliare».

«E mi permetto di esprimere forti perplessità sulla dichiarata unità dell’intera maggioranza circa il documento prodotto, atteso che mancano le firme di alcuni consiglieri appartenenti – particolare, questo, non di poco conto – allo stesso partito della Presidente del Consiglio Comunale. Perché? Averlo pubblicato, tra l’altro, dopo aver promesso di farlo solo a completa raccolta delle firme, lascia alquanto perplessi. Ricordo anche come, in situazioni di analoghe fibrillazioni, fu chiesto a Direzione Italia di risolvere al proprio interno le questioni che rischiavano di mettere a dura prova la tenuta della maggioranza consiliare e constato così, con amarezza, che si continuano ad usare due pesi e due misure. Nel prendere atto ancora una volta che non tutte le figure istituzionali e le forze politiche della coalizione vengono coinvolte nei momenti decisionali e nel ribadire ancora con chiarezza il disappunto sul metodo usato per la vicenda in oggetto, sono convinto che nell’interesse della città e della stessa coalizione di centrodestra non è più procrastinabile una inversione di rotta nelle relazioni che devono intercorrere tra le forze politiche componenti la stessa coalizione, rispettando la dignità di ognuno e rifuggendo da atteggiamenti decisionisti presi in solitudine, che certamente non appartengono alla tante volte invocata “Buona Politica”. Tanto dovevo in unità d’intenti con il mio Partito e il Gruppo Consiliare dello stesso».