«Ci viene la pelle d’oca al solo pensare che i grillini possano avere l’ardire e la pretesa di rappresentare una parte dei cittadini andriesi. Perché in verità non sono più in grado di rappresentare nemmeno se stessi». Inizia così la nota d’attacco dei consiglieri di centrodestra ai colleghi del M5S.

«L’ultima uscita dei cinquestelle in salsa locale – dal titolo “Riflessioni su otto anni di Amministrazione Giorgino” – suscita in verità un misto di tenerezza e ilarità per l’enormità delle sciocchezze elencate. Perchè l’ormai trito e ritrito ritornello “quanto siamo belli, bravi e onesti noi…e quanto sono brutti, sporchi e cattivi tutti gli altri” non fa più presa sui cittadini pensanti. D’altro canto i ripetuti e molteplici fallimenti inanellati dai nostri eroi nei due o tre posti in cui si trovano accidentalmente ad amministrare (Virginia & Chiara, il prototipo), lasciano serissimi dubbi sul fatto che il grillismo, inteso come movimento, sia davvero compatibile con le pratiche di governo, di una città piuttosto che di un condominio.

L’elettore grillino – cui va davvero tutta la nostra simpatia e solidarietà – è stato educato per anni a guardare ai politici come a un insieme di faccendieri incapaci e maleodoranti. Per carità, non è che le acque della Politica siano un esempio di limpidezza, ma non si può continuare a spargere veleno nella falda, per poi lamentarsi che l’acqua è sempre più inquinata. Ingenerare confusione, procurare allarme, vomitare rancore è il Vangelo Cinquestelle, a cui anche i Grillini di casa nostra provano oggi ad adeguarsi. Ed allora: La Ferrovia? “Al lupo, al lupo!”. Ma è competenza della Regione. L’Andria-Trani? “Al lupo, al lupo!” Eppure dopo tre decenni è stata realizzata. I pluviali di via Bisceglie? “Al lupo, al lupo!” Ma tra poche settimane verrà risolto un problema trentennale che affligge legittimamente i cittadini. La Questura? “Al lupo al lupo!” Già inviata al Ministero la perizia di variante alla sala operativa per far completare i lavori. Oggi piove e domani c’è il sole? “Al lupo, al lupo!”. Ma non sarà il caso che qualcuno spieghi a questi Grillini la morale della favoletta? Basta con questi agitatori di professione, mistificatori per scelta! C’è chi amministra e ha di fronte quotidianamente problemi sempre più complessi da risolvere, e chi invece si limita ad urlare. Censori stonati che continuano ad arrampicarsi sugli specchi!».