Ha incassato dalla Regione oltre 18milioni di euro all’anno per la manutenzione della rete ferroviaria ma ne avrebbe spesi in media 2,7. È l’ulteriore elemento di indagine che riguarderebbe Ferrotramviaria spa su cui sta lavorando la Procura di Trani dopo lo scontro tra treni del 12 luglio 2016 in cui morirono 23 persone e ne rimasero ferite 50 di cui alcune con danni permanenti. Mentre sono in via di chiusura le indagini sull’incidente vero e proprio (la Procura potrebbe trasmettere gli avvisi entro la fine del mese di novembre) e che potrebbero confermare che all’origine dello scontro vi sia stato un triplice errore umano con il via dato ad un treno mentre il binario era già occupato, le carte passate al setaccio nei mesi scorsi dalla Guardia di Finanza avrebbero portato alla luce un ulteriore elemento di indagine. Un filone strettamente legato a quello sull’incidente ferroviario ma che potrebbe diventare presto autonomo.

L’ipotesi di reato che potrebbe nascere da questi elementi è inadempimento di contratto di pubblica fornitura e la parte lesa sarebbe la Regione. Che è il motivo per cui questo filone di indagine potrebbe passare alla Procura di Bari per competenza territoriale. In un articolo del nazionale della Gazzetta del Mezzogiorno si fa una ricostruzione delle spese sostenute da ferrotranviaria per la manutenzione delle linee come previsto da contratto di servizio: ferrotranviaria incassa ogni anno oltre 30 milioni di euro dalla Regione Puglia: 11,8 finanziano il servizio ferroviario, gli altri servono per la manutenzione delle infrastrutture. Nel 2014 però Ferrotranviaria ne ha spesi 1,6milioni, nel 2016 2.8. Alla fine del 2015 una lettera della Regione Puglia ricordava ai concessionari che la rendicontazione dell’utilizzo di questi fondi andava effettuata anno per anno ma secondo la Procura di Trani questo non sarebbe avvenuto.