Tornano prepotentemente agli onori della cronaca i furti nelle campagne di Andria e non si fa attendere la presa di posizione dei giovani del C.L.A.A. – Comitato Liberi Agricoltori Andriesi.

Nicola Giuseppe Losito, dell’Ufficio di Coordinamento, ha dichiarato: «Anche quest’anno i ladri di olive sono stati puntualissimi e non si sono fatti attendere. Notizia di questi giorni è che appena agli inizi della campagna di raccolta 2017/2018, quella abbondante e di ottima qualità, già si registrano i primi furti. Leggiamo le cronache e registriamo la legittima preoccupazione di colleghi agricoltori ma anche delle autorità locali. Per quanto riguarda noi agricoltori continuiamo a sentirci parte passiva visto che nel corso dell’anno, quando sarebbe stato opportuno predisporre le giuste misure di prevenzione, nessuno si è curato né di ascoltarci né di considerarci mente quelle stesse istituzioni che oggi, di fronte ai furti già in atto dicono, a parole, di esserci vicini sono lontane ed inavvicinabili. Non sappiamo – aggiunge Losito – come i privilegiati interlocutori di Prefettura e dell’amministrazione comunale abbiano pensato di frenare e di aggredire la delicatissima questione, sta di fatto che a parte gli interventi di circostanza di sindaci, amministratori più o meno declassati e polisindacati nei fatti le olive se ne vanno e i danni li piangiamo solo noi, costretti ad organizzare le ronde durante l’intera giornata e anche la notte per salvaguardare i nostri prodotti. Sarebbe stato opportuno, invece, predisporre un piano di sorveglianza e di vigilanza che tenesse conto delle esperienze negative registrate negli anni passati ma di questo non abbiamo mai avuto la fortuna di poterne parlare in quanto eventi pubblici sul tema non ce ne sono mai stati quindi dobbiamo arrangiarci da soli. Poiché a noi poco interessa delle frasi di circostanza e delle improvvisazioni, auspichiamo e chiediamo formalmente che vengano organizzati, da parte dell’Ente pubblico e della Prefettura, incontri tematici ad hoc dove ci vengano a spiegare i dettagli del Piano Sicurezza di cui non c’è alcuna traccia, almeno per quanto riguarda gli agricoltori che sono nei campi. Se qualcuno crede che con le pochissime unità di Guardie Campestri e il supporto momentaneo e transitorio di qualche altra Forza si possa salvaguardare un territorio così vasto allora significa che di quel territorio questa gente non conosce neppure un granello di terra né i suoi confini. Noi siamo gli ammalati e noi dobbiamo essere sentiti, anche perché non abbiamo mai delegato alcuno a rappresentarci e a fare le nostre veci in qualunque sede. Nell’attesa che gli incontri pubblici siano calendarizzati, sperando che ciò avvenga in tempi brevissimi, viviamo nella speranza che non accada il peggio. Intanto siamo sempre in attesa di essere convocati al Tavolo tecnico già più volte richiesto pubblicamente, al quale intendiamo partecipare a pieno titolo. L’iniziativa partì dall’allora Assessore all’Agricoltura, Giovanni Del Mastro ma poi interrottasi non si sa per quale ragione, forse perché a tutt’oggi ad Andria, Capitale dell’Olio extra vergine d’oliva, un Assessore all’Agricoltura non c’è ancora e forse non lo avremo mai più».