«Sono tornato da Berlino, città nella quale ho lavorato per molto tempo muovendomi esclusivamente con la bicicletta. Tornando ad Andria ho purtroppo constatato che l’aria rispetto a quella che respiravo in Germania era decisamente più inquinata ed irrespirabile. Perciò mi sono attivato per dar vita ad un progetto che incentivi l’utilizzo di mezzi sostenibili e non inquinanti come l’auto che purtroppo ad Andria viene utilizzata troppo e quasi sempre quando non è necessario».

Giovanni Prezioso, 31enne andriese, è l’ideatore del progetto “I Bicipedi” in stretta collaborazione con Riccardo Larosa e Vincenzo Petruzzelli, entrambi componenti del circolo Legambiente di Andria. Un progetto che ha come principali obiettivi quello di esplorare il territorio, visitare quei luoghi straordinari della Murgia ma da sempre abbandonati con un mezzo eco-sostenibile come la bicicletta, combattere il massiccio utilizzo dell’auto in città e non ultimo vivere un’esperienza comunitaria che sviluppa endorfine.

“I Bicipedi” hanno già un sito ufficiale (http://ibicipedi.com) oltre ad una aggiornatissima pagina Facebook e grazie al gran lavoro di Vincenzo Petruzzelli nella ricerca dei luoghi e Riccardo La Rosa come esperto naturalista e profondo conoscitore del territorio si è partiti con le prime escursioni.

«Vogliamo far capire alla gente che per spostarsi di 20-30 km non è necessario l’utilizzo dell’automobile – spiega Giovanni Prezioso – con la bici è tutto più semplice e salutare».

La prima escursione è stata già un successo con una perfetta organizzazione – presente anche un kit per le riparazioni – ed inoltre tutti i componenti del gruppo hanno potuto degustare prodotti tipici. Ed in questa prima escursione “I Bicipedi” sono stati sostenuti anche dalla partecipazione volontaria della Cycleband, musicisti che si spostano in bicicletta per raggiungere i luoghi dove avvengono i loro concerti.

In questi giorni, inoltre, è partita anche l’iniziativa “Adotta una bici” in modo tale che l’organizzazione possa raccogliere delle biciclette e metterle a disposizione di chi non le possiede.