«Suscita qualche preoccupazione dover apprendere che nel nostro territorio si stanno già raccogliendo le prime olive. Le domande sorgono spontanee: ma dove vanno a finire le nostre olive considerato che la cultivar Coratina è la più tardiva tra le varietà coltivate e i nostri frantoi sono ancora fermi? A chi conviene raccogliere in questo periodo olive acerbe con rese che si aggirano intorno ai 4-5 Kg. di olio per quintale di oliva?» Così il consigliere comunale con delega alle Politiche Agricole Benedetto Miscioscia parla dell’imminente campagna olivicola.

«Fermo restando la libertà di ognuno di poter decidere cosa fare delle proprie olive, è pur vero che non mi risulta sia conveniente economicamente raccogliere le nostre olive così precocemente, considerate le rese bassissime. Ritengo sia doveroso comprendere a chi sono destinate queste olive, al fine di tutelare i nostri olivicoltori da azioni speculative che oltre a determinare una vera alterazione del mercato dell’olio extravergine li danneggia anche economicamente. Anche la commercializzazione delle nostre olive attraverso l’intermediazione operata da numerosi magazzini che durante la campagna della raccolta aprono in ogni dove della città, merita una particolare attenzione e regolamentazione non solo per definire la tracciabilità commerciale delle olive acquistate, ma anche per verificare il rispetto delle necessarie prescrizioni in materia igienico-sanitaria dei luoghi di stoccaggio».

«Inoltre è quanto mai necessario predisporre servizi di prevenzione contro i furti e fenomeni di ricettazione che negli anni scorsi hanno, purtroppo, caratterizzato negativamente la stagione della raccolta con danni economici subiti dagli olivicoltori. Per tale ragione in previsione della imminente campagna olivicola, facendo proprie le preoccupazioni manifestate dai produttori olivicoli, è necessario attivarsi affinchè con l’interessamento del signor Prefetto, venga attivato un tavolo di concertazione con le istituzioni locali interessate, le rappresentanze di categoria degli agricoltori, tutte le forze di polizia operanti sul territorio di concerto con il consorzio delle guardie campestri e gli istituti di vigilanza privata, per poter meglio concordare una sinergia collaborativa interforze su tutto il territorio non solo andriese ma anche dei comuni limitrofi, al fine di intensificare i controlli per tutelare e salvaguardare l’attività e gli interessi dei nostri produttori olivicoli dal rischio di furti e da fenomeni speculativi».