Una storia trentennale che si chiude con una inaugurazione ed una promessa: installare sulle rotatorie che aprono e chiudono la SP 1 “Andria-Trani” una stele in ricordo delle vittime della strada, in ricordo di chi percorrendo quella maledetta strada della morte oggi non c’è più. Via parzialmente le polemiche, oggi è un giorno di festa e che probabilmente sarà ricordato soprattutto perchè quella strada che unisce due co-capoluoghi di provincia, potrebbe finalmente non esser più definita “della morte”. Un’opera realizzata in poco meno di tre anni con cantiere aperto nel dicembre del 2014. Opera che ha previsto l’allargamento della sede viaria centrale oltre alle complanari a senso unico per circa 5 chilometri centrali con due rotatorie alle estremità e tutti i servizi accessori di viabilità. Opera che è costata circa 23 milioni di euro di cui 12 con un finanziamento regionale e gli altri tra Provincia BAT e Comuni di Andria e Trani. Opera che nelle idee è partita già dalla Presidenza Divella della Provincia di Bari, ben prima della nascita della BAT, e di cui si parlava già trent’anni fa vista la pericolosità dell’arteria stradale piena di sali e scendi e di accessi alle aziende. Opera che è stata trasferita alla Provincia BAT nel 2009 e che ha visto i vari presidenti (Ventola, Spina, Corrado e Giorgino), alternarsi per proseguire la parte progettuale ed i lavori veri e propri.

Opera che dovrà esser completata, poichè oggi non sono stati consegnati interamente i lavori bensì è stata inaugurata la carreggiata centrale ormai conclusa. Di contro sarà necessario attendere il rifacimento delle complanari e la realizzazione del ponte centrale per l’inversione di marcia, inizialmente previsto nel progetto e poi accantonato per via dei costi troppo elevati. Opera realizzata dalla ditta Matarrese srl. Ma oggi la memoria torna viva a chi ha perso la vita su quell’arteria stradale ed a chi su quella strada ammodernata potrà in sicurezza muoversi tra i due co-capoluoghi di Andria e Trani.