I quattro lavoratori iscritti al Nidil Cgil Bat, ai quali non erano stati rinnovati i contratti, da domani torneranno al loro posto in ADN Call Center. Non solo, l’azienda con sede a Barletta e Bisceglie, verserà i contributi sindacali alla Cgil riconoscendo nei fatti l’appartenenza degli stessi al sindacato ed attuando così l’accordo sottoscritto il 29 aprile scorso. È l’importante risultato messo nero su bianco ieri in un incontro, che si è tenuto presso lo studio legale del prof. avv. Domenico Garofalo, consulente dell’ADN, tra l’amministratore unico del call center ed i rappresentanti di Cgil, Nidil, ufficio vertenze e del delegato aziendale del sindacato. Nella riunione si è anche costituita una commissione paritetica che sarà formata dai segretari generali di Cgil e Nidil Bat, Giuseppe Deleonardis e Daniela Fortunato e dall’avv. Antonio Di Lollo nonché dallo stesso prof. Garofalo per la parte datoriale. La commissione svolgerà il compito di conciliazione per le eventuali future vertenze di lavoro e in essere.

«Siamo soddisfatti di questo risultato che abbiamo raggiunto», commentano i segretari generali di Cgil e Nidil Bat, Giuseppe Deleonardis e Daniela Fortunato. «Con il rinnovo dei contratti per i lavoratori nostri iscritti si ristabilisce certezza del diritto e si avviano corrette relazioni sindacali, ora il prossimo obiettivo è superare la precarietà contrattuale dell’intero comparto per tutelare tutti gli addetti. Abbiamo al tavolo di ieri evidenziato, ancora una volta, il fatto che non è possibile rinnovare questi contratti di lavoro mese per mese ma che le scadenze delle collaborazioni coordinate e continuative dovrebbero seguire quelle delle commesse, così da spezzare la catena della precarietà nella precarietà che si genera in un meccanismo simile, intervenendo altresì sui committenti che non possono scaricare sui soggetti più deboli e sull’organizzazione del lavoro i margini di profitto e del servizio. Abbiamo chiesto all’azienda di verificare sul piano tecnico di allungare la durata dei contratti studiando una formula che adegui le prestazioni dei lavoratori alle esigenze della committenza presso la quale, annunciamo già da ora, ci attiveremo anche noi per evitare che continuino situazioni come queste. Se la commessa affidata al call center dura un anno non si capisce perché i lavoratori non debbano, almeno per un anno, essere necessari all’azienda», concludono i due sindacalisti.

La Cgil dopo l’accordo con l’ADN ha deciso di ritirare l’articolo 28 per atteggiamento antisindacale, depositato dagli avvocati dell’ufficio legale presso il Tribunale di Trani e fissato per il 15 giugno prossimo, e di procedere con l’attivazione di confronti bilaterali al tentativo di conciliazione in sede sindacale delle vertenze già avviate.