«Altro che gestione unica dei Consorzi! In Puglia, oggi, abbiamo quattro Consorzi di Bonifica che lavorano in ordine sparso, a dimostrazione dell’assenza di una regia a livello regionale che li coordini».

Così il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo, a margine dell’audizione di oggi in IV Commissione del commissario straordinario Borzillo.

«La funzione irrigua – aggiunge – viene esercitata imponendo tariffe pesantemente differenti da territorio a territorio. Così, gli agricoltori del Consorzio Terre d’Apulia del barese pagano 0,70 euro al metro cubo, mentre a Stornara e Tara, per esempio, il costo dell’acqua sfiora appena 0,18 euro al metro cubo. È evidente che nonostante la tanto decantata riforma, ci sia il più completo caos gestionale. Senza parlare della questione degli anticipi sul pagamento: è concesso il 10% di sconto prima dell’avvio della stagione irrigua per chi paga anticipatamente. Nel distretto di Bari di Terre d’Apulia, la richiesta di anticipo arriva addirittura al 50% di. Ci domandiamo, allora, a cosa sia servita la cosiddetta riforma visto che, oltre alla immutata qualità del servizio (mediocre), i prezzi dell’acqua continuano a essere difformi tra i territori”. La Giunta – conclude Marmo – potrebbe guidare un processo vero di gestione unificata, ma pare che non se ne stia facendo carico, ammesso che riesca a farlo!».