E’ una primavera complessa quella che sta affrontando la maggioranza di centrodestra nella città di Andria. Tanti i temi sul banco, diverse le scelte da operare, poca la volontà di immaginare compattezza attorno al Sindaco Nicola Giorgino. Le tante voci che vedono il Primo Cittadino pronto ad un’eventuale candidatura, verso le prossime elezioni politiche, hanno creato un clima di insofferenza in molte anime della sua maggioranza che da tempo, ormai, combatte con il problema degli equilibri. Equilibri rotti dopo il rimpasto di giunta avvenuto per ridare centralità alla politica vista l’iniziale scelta, per il secondo mandato di Giorgino, di una giunta tecnica. Rapporto con una parte della maggioranza che si è rapidamente incrinato, poi il recupero ed ora una nuova evidente rottura. Tre i tasti dolenti da affrontare nelle prossime ore. Il primo è senza dubbio il riequilibrio nella giunta: manca un rappresentante di Direzione Italia dopo l’uscita di Pietro Sgaramella, tutt’ora indipendente ed assessore allo sviluppo economico. Dopo una lunga partita giocata tra le diverse anime dello stesso partito, era arrivato l’accordo e la firma di un documento comune per la nomina di Pierpaolo Matera nuovo assessore. Accordo che sembra naufragato per due ragioni: la prima è un documento a firma di Forza Italia e diversi altri consiglieri di maggioranza contro la nomina di Matera e di una nuova verifica degli equilibri. Il secondo la spaccatura in atto, difatto, nella stessa Direzione Italia con parte dei consiglieri non contenti della scelta.

Altro tasto dolente da affrontare per Giorgino è la variante per la collocazione in via Barletta, in una struttura privata, del Poliambulatorio dell’ASL BT. Parte della maggioranza con in testa la Presidente del Consiglio Laura Di Pilato e la consigliera di Direzione Italia Giovanna Bruno, non hanno nascosto nel tempo la loro contrarietà ed il provvedimento potrebbe non avere i numeri nel prossimo consiglio comunale del 16 maggio prossimo. Stessa sorte per la delibera sulla variante urbanistica per la costruzione della nuova Caserma dei Carabinieri, per una storia che va avanti ormai da diverso tempo e che non trova ancora una soluzione condivisa.

Sui diversi temi in campo c’è stata una nuova fumata nera dopo la riunione di maggioranza avvenuta nel pomeriggio di lunedì e durata diverse ore. Una riunione tesa e complicata nella quale non sono mancate le accuse reciproche e diversi momenti di tensione e conclusasi con un nulla difatto. Durante la riunione due consiglieri di maggioranza e cioè proprio Giovanna Bruno e Francesco Lullo entrambi di Direzione Italia, hanno ritirato il proprio consenso rispetto alla scelta, effettuata dal loro stesso partito e condivisa dal Sindaco, di rivedere la giunta con l’inserimento di Pierpaolo Matera già assessore nella prima consiliatura Giorgino ed eventualmente dell’ingresso di Francesca Magliano. Una revisione troppo ampia degli equilibri in giunta che non piace sostanzialmente a nessuno e che per ora blocca ancora eventuali nuovi scenari politici nella maggioranza. Tema scottante che nelle prossime ore non accennerà a smontare ancora polemiche e rivendicazioni ma anche possibili colpi di scena visti i numeri sempre più risicati con i quali bisognerà approvare i diversi provvedimenti in Consiglio comunale.