«Siamo molto soddisfatti degli oltre duemila voti raccolti nella nostra provincia dalla mozione Orlando alle primarie del Partito Democratico». Sono le parole di Stefano Chiariello Coordinatore mozione Orlando BAT, che all’indomani delle primarie del 30 aprile scorso, traccia un suo personale bilancio dopo la tornata elettorale di partito.

«Chiaramente gli spazi per una proposta alternativa a quella del segretario uscente Matteo Renzi e del Presidente della Regione Michele Emiliano erano davvero risicati in Puglia e nella BAT – dice Chiariello – dove in alcuni casi il significato vero di questo confronto democratico ha lasciato il campo ad una competizione muscolare più che politica. Con pochissimo tempo a disposizione siamo riusciti a costruire nella nostra provincia una bella rete di giovani e militanti e contemporaneamente, con la sola forza delle idee e lavorando per il pieno rispetto delle regole, abbiamo attratto nuove energie che diverranno linfa e motore per il lavoro che ci aspetta da ora. Siamo orgogliosi di aver raggiunto l’obiettivo di essere rappresentati nell’Assemblea Nazionale e che a farlo sarà Amedeo Bottaro, Sindaco di Trani, che con grande senso di responsabilità si è fatto carico di una sfida difficile».

«Un ringraziamento particolare va a coloro – continua Chiariello – che con passione e coraggio hanno sostenuto la lista per Orlando segretario in tutte le città, compiendo una scelta controcorrente, ed agli altri componenti della lista: Giuliana Damato, Giuseppe Rondinone e Barbara Costabile, che hanno rappresentato il loro impegno nel partito e nelle assemblee elettive del territorio, e Pasquale Cascella, Sindaco di Barletta, che si è posto al servizio di una battaglia di testimonianza, in coda alla lista, offrendo spazio a giovani consiglieri e amministratori. Come ha detto Orlando, a poche ore dalla diffusione dei risultati delle primarie: “noi non smobiliteremo”. Anzi, lavoreremo con la stessa determinazione per affermare le nostre proposte per ridurre le disuguaglianze economiche e sociali, per rilegittimare democrazia ed istituzioni, per riconnettere generi e generazioni alla comunità democratica conservando aperto lo sguardo su tutte quelle forze sociali che col tempo abbiamo smesso di ascoltare. Ci muoveremo così, ora e per i futuri appuntamenti politici in cui saremo chiamati a confrontarci».