Era la mattina di venerdì 17 giugno del 1983, quando alle 4 del mattino il noto conduttore televisivo Enzo Tortora viene svegliato dai Carabinieri di Roma ed arrestato per traffico di stupefacenti e associazione di stampo camorristico. Inizia così un calvario durato diversi anni, un calvario che in realtà fu un caso di malagiustizia poiché Tortora, dopo 7 mesi di reclusione e quattro anni di processi, fu assolto da tutte le accuse nei vari gradi di giudizio sino alla Corte di Cassazione.

Il “caso Tortora”, così denominato in seguito, destò non poche polemiche poiché il conduttore televisivo fu accusato sulla base di accuse formulate da soggetti provenienti da contesti criminali poi risultati infondati. Del “Caso Tortora” si è discusso ad Andria, in un incontro che ha visto la collaborazione tra Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani, ma anche Avvocati Andriesi e Camera Penale di Trani oltre alla partecipazione della compagna di Enzo Tortora, Francesca Scopelliti autrice di un testo “Lettere a Francesca”.