Sabato 1 aprile, alle ore 18.30, presso la Curia Vescovile di Andria, il Vescovo Mons. Luigi Mansi, benedirà il furgone donato dall’associazione Vite in Ballo Onlus per l’opera e le attività della Casa di Accoglienza della Diocesi di Andria. Dalle ore 19.00 il furgone sosterà in viale Crispi, sempre nella Città di Andria, alla presenza dei volontari di Casa Accoglienza e di Vite in Ballo.

«Dopo quattro anni, si concretizza un progetto a cui la nostra Associazione, Vite in Ballo, ha sempre tenuto tantissimo: acquistare e donare un mezzo per il trasporto di persone e viveri, da destinare all’attività della Casa di Accoglienza “Santa Maria Goretti”, prezioso servizio di Carità e Solidarietà della Diocesi di Andria – afferma il presidente di “Vite in Ballo” Filippo Galentino. Era, infatti, il mese di dicembre del 2012 quando davamo il via ad una raccolta fondi, finalizzata al prefato scopo, chiedendo a uomini e donne di buona volontà di sostenerci con libere donazioni e offrendo loro una candela, simbolo della luce che il loro gesto caritatevole avrebbe portato nella vita di tante persone bisognose. Di seguito, durante questi quattro anni, si sono aggiunte altre iniziative di raccolta fondi, quali, ad esempio, le rappresentazioni teatrali del progetto “#teatroaccoglienza”, tenutesi nei mesi di luglio del 2013 e del 2014 all’interno del cortile della stessa Casa. A queste iniziative, sempre generosamente sostenute da numerosi cittadini, si sono aggiunti i proventi delle donazioni del “5 per 1000” a favore della nostra associazione. L’insieme di tutti questi gesti di solidarietà ci ha permesso di disporre della somma sufficiente all’acquisto di un furgone dotato delle caratteristiche necessarie al corretto e completo svolgimento del servizio che Casa Accoglienza quotidianamente offre a centinaia di bambini, donne e uomini. Sua Eccellenza Mons. Luigi Mansi ha benevolmente voluto accogliere questo nostro dono, frutto del sostegno di centinaia di persone che hanno creduto nell’operato della nostra Associazione e, soprattutto, in quello della Diocesi tutta e di Casa Accoglienza in particolare. Oggi, finalmente, possiamo ripagare concretamente la fiducia che ci è stata concessa e vederla trasformata in realtà. Oggi questo progetto trova compiuta realizzazione e rinnova energie ed entusiasmi per continuare a perseguire l’intento di “aiutare chi aiuta”. Allo stesso tempo però, facciamo appello a tutte le persone che credono in questa intenzione, di avvicinarsi alla nostra associazione per offrire il proprio contributo non tanto economico quanto di tempo: le risorse umane, imprescindibili per la realizzazione di progetti come questo, sono sempre più rare e il rischio è di veder svanire nel nulla tutto ciò che di buono in questi anni Vite in Ballo ha cercato di fare. Le nostre porte – conclude Galentino – sono aperte e sono in attesa di ragazze e ragazzi che credono ancora nella Vita e nell’Uomo».