«Si parla molto di beni e lavori pubblici in questo periodo. Dai finanziamenti alle periferie, al nostro focus sui cantieri in sospeso nella nostra città, le domande sulla gestione dei beni pubblici della nostra città affollano le piazze, le case e le bacheche online. Risposte e certezze, poche. Prendiamo per esempio il Bosco di Finizio, bene di cui ci siamo occupati sin dal nostro insediamento in Consiglio». Inizia così in una nota il gruppo consigliere del Movimento 5 Stelle di Andria, tornando a parlare del tema Bosco Finizio.

«I finanziamenti regionali erogati alla cooperativa che ha gestito il bosco dovevano servire alla manutenzione e al miglioramento del bene pubblico. C’è stato anche un impegno formale che il Sindaco ha sottoscritto in data 12/11/2012, con il quale si fornivano assicurazioni per tale progetto anche nel caso di variazione successiva del soggetto attuatore. Eppure allo stato attuale non risulta che il Comune, venuta meno la cooperativa, si sia sostituito nel procedimento e nel finanziamento o abbia tempestivamente selezionato altro soggetto privato. Effettivamente era stata proposta una proroga “tecnica” (cosa usuale per questa amministrazione comunale) fino a marzo 2017 per consentire di fare una nuova gara. Siamo a marzo ma di gara non se ne parla. Ci chiederemmo anche il perché, ma la realtà è che ci troviamo di fronte all’imbarazzante abitudine dello stallo politico.

La nota con cui il Sindaco aveva chiesto una proroga di 60/90 giorni alla Regione Puglia, per la definizione di una deliberazione di Consiglio comunale in ordine al rinnovo della concessione di Bosco Finizio, è la prot. 60968 del 31.07.2014, pervenuta in Regione Puglia in data 07.07.2016, come da dichiarazione del Responsabile della Sezione Foreste regionale. Forniamo pubblicamente il numero dell’atto per qualche componente del Consiglio Comunale, qualora abbia un nuovo slancio emotivo e politico di ritornare sulle pagine dei giornali per soddisfare sia un proprio legittimo desiderio di battere un colpo sia per aggiornare il proprio status di difensore d’ufficio.

La “carta” impiega due anni per giungere da Andria a Bari, altro che le due ore di Bari Nord. In questa carta si chiede una proroga per adottare una deliberazione di Consiglio, proroga che non è mai stata discussa in Consiglio o adottata. Mistero doppio, mistero buffo. Abbiamo ovviamente “le carte” di tutta la vicenda e siamo disponibili a distribuirne qualche copia agli amministratori eai consiglieri che eventualmente ne siano sprovvisti. Per quanto riguarda la vigilanza e la situazione attuale del Bosco di Finizio, invitiamo chi amministra ad effettuare un confronto tra l’ultima situazione verificata dalla Regione e la situazione attuale. Del resto la faccenda è così chiara che anche la Procura di Trani si è interessata alla questione e noi auspichiamo che si faccia velocemente chiarezza.

Alla fine l’unico a perdere è il cittadino. La natura, l’ambiente, non sono priorità per l’amministrazione Giorgino. Si vede con Bosco Finizio, si conferma con il Gurgo, altro bene verde comunale in completo abbandono. Noi ci siamo. Gli altri, evidentemente, sono in imbarazzo».