L’operazione di Polizia di Andria e Guardia di Finanza di Trani che ha portato all’arresto di sei persone nell’ambito dell’inchiesta sul fenomeno del caporalato, ha lasciato strascichi importanti. Dalla Procura, in particolare, parlano di un fenomeno da affrontare oltre che in modo repressivo, quindi con norme ed indagini, anche da un punto di vista puramente sociale.

«Dalle indagini è emerso che il caporalato moderno si è concretizzato praticamente ed esclusivamente attraverso un’agenzia interinale – ha detto il Procuratore di Trani, Francesco Giannella – è una forma più moderna e più tecnologica. Questo ha comportato un’indagine più complessa e più tecnica. E’ stato proprio il confronto tra i dati acquisiti dalle braccianti durante le perquisizioni su libri e diari, e quelle delle agenzie interinali, che ci fanno capire il modo in cui emerge il sottopagamento e lo sfruttamento». Da pochi mesi è attiva anche la nuova normativa in materia di caporalato, una normativa che punta ad inasprire le pene ed a dare più strumenti agli investigatori. Ma resta il difficile nodo dell’omertà da superare. «Il caporalato come tanti altri fenomeni – ha ricordato il Procuratore Giannella – è caratterizzato dall’omertà, chi usufruisce del lavoro vede il caporale come un salvatore, per questo il fenomeno è da affrontare soprattutto sul piano sociale. Autodenunciarsi significa perdere il lavoro quindi bisogna sostenere queste persone».

Soddisfazione dalla CGIL BAT che, tuttavia, chiede una grande svolta culturale da parte delle aziende datoriali verso la legalità. «Noi abbiamo fatto il nostro dovere – ha detto Giuseppe Deleonardis, Segretario Generale CGIL BAT – e cioè quello di denunciare ma ci auguriamo che da questa vicenda, alidlà dell’aspetto repressivo, ci sia una svolta da parte delle aziende. Bisogna scegliere la via della legalità. Troppa omertà ed un muro di silenzio perchè anche con la nuova legge non è cambiato l’incontro tra la domanda e l’offerta, chi la fa da padrona è la paura e pur di accettare il lavoro si fa qualsiasi cosa».