E’ un momento di estrema confusione e di una psicosi assolutamente ingiustificata. Giusto informarsi ma non preoccuparsi senza ragione. E’ il sunto di quanto sta accadendo sul territorio della sesta provincia pugliese per quel che riguarda il tema “meningite”. Un tema delicato che assume a livello nazionale una valenza soprattutto perchè si registrano casi più o meno gravi in particolare nella Regione Toscana che ha un’incidenza più alta rispetto al resto d’Italia. I casi registrati nella BAT hanno subito fatto il giro di media e social provocando non poco panico nella popolazione che da lunedì si affanna nei pressi degli uffici vaccinazioni.

A questo si aggiunge anche la contemporanea pubblicazione di un articolo della legge di bilancio della Regione Puglia, approvata proprio nel finire dell’anno 2016, che rende gratuito anche uno dei tre tipi di vaccini anti meningococco per la popolazione pugliese. E’ stato, infatti, un emendamento dei Conservatori e Riformisti ad aggiungere l’articolo 52 alla legge di bilancio “Disposizioni in materia di vaccinazione anti meningococco”. «E’ assicurata con oneri a carico del servizio sanitario regionale la vaccinazione anti meningococco B anche per i nati prima dell’anno 2014 – ci dice Francesco Ventola, consigliere regionale di Cor e uno dei firmatari – Con la pubblicazione sul Burp le leggi diventano efficaci. Quindi le ASL devono osservarle».

Si perchè dalla ASL, in realtà, ci spiegano che non è ancora in vigore effettivamente questa misura in quanto non ancora recepita e comunque si parla di un solo ceppo di meningite, quella di tipo B. C’è dunque l’articolo ma bisognerà attendere ancora un po’ per vederlo applicato.

Ed allora abbiamo provato a fare un punto della situazione ed un po’ di chiarezza grazie ad un documento del Ministero della Sanità: tra gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è il meningocco. Del meningococco esistono diversi sierogruppi: A, B, C, Y, W135, X. Il più aggressivo è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente in Italia e in Europa. Secondo l’ISS, nel 2015 si sono verificati in Italia quasi 200 casi di malattia invasiva da meningococco, la maggior parte dei quali causati dai sierogrupppi B e C. I bambini piccoli e gli adolescenti, ma anche i giovani adulti, sono a rischio più elevato di contrarre infezione e malattia. Per quanto riguarda il sierogruppo B, la maggior parte dei casi si concentra fra i bambini piu’ piccoli, al di sotto dell’anno di età. Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco: il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC): è il più frequentemente utilizzato, e protegge solo dal sierotipo C; il vaccino coniugato tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y; il vaccino contro il meningococco di tipo B: protegge esclusivamente contro questo sierogruppo.

La scheda vaccinale attualmente in vigore prevede la vaccinazione anti meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti. La vaccinazione contro il meningococco C è gratuita e prevede una sola dose a 13 mesi. Per il resto l’offerta vaccinale varia da Regione a Regione. La vaccinazione contro il meningococco B prevede diversi dosaggi a seconda dell’età in cui si inizia a vaccinare, anche se il vaccino è indicato soprattutto al di sotto di un anno di età. Al momento, questo vaccino e’ gratuito solo in alcune Regioni, ma presto dovrebbero esserlo a livello nazionale.