Con un sms e una mail, la Regione Puglia ha informato nella giornata di ieri i primi 9.500 cittadini pugliesi, dell’ammissione al Reddito di Dignità, l’ormai noto ReD, la misura contro la povertà che il governo regionale ha messo in campo all’avvio della legislatura. «È una giornata particolarmente felice – ha detto Michele Emiliano, Governatore della Regione Puglia – Oggi manteniamo un impegno che per me e la mia Giunta rappresenta uno degli atti più importanti della legislatura. Mentre l’economia italiana è ancora in uno stato di difficoltà, noi concretizziamo una misura necessaria per il sostegno e il reinserimento di migliaia di cittadini».

Tempi record per l’avvio della misura di sostegno al reddito per chi vive sotto la soglia di povertà, che prevede per 12 mesi un programma di attivazione del beneficiario, attraverso un percorso obbligatorio di formazione e di tirocinio da effettuarsi presso aziende, amministrazioni pubbliche, scuole, associazioni del terzo settore e imprese no profit. Ma anche servizi di sussidiarietà e di impegno sociale nella propria comunità: ReD è un modello di inclusione sociale di ispirazione europea, che vede la Puglia, prima grande regione italiana, svolgere un ruolo di apripista nella sperimentazione di uno strumento di sostegno al reddito attivo che prevede anche la presa in carico di tutto il nucleo familiare.

La tabella di marcia del ReD prosegue grazie anche alla sinergia fra la struttura di coordinamento messa in piedi dalla Regione Puglia, Inps, Comuni e Ambiti territoriali, che stanno esaminando tutte le domande arrivate. Individuate le domande ammissibili si entra nella seconda fase dell’attuazione, quella che consente la definizione dei patti individuali di inclusione sociale e l’avvio dei tirocini e degli altri progetti di sussidiarietà e di impegno sociale nelle comunità. Ad oggi sono circa 30.000 mila le domande presentate da parte dei cittadini pugliesi. La provincia di Bari guida con il 28,1% delle domande presentate. Segue Lecce con il 18,2%, Taranto con il 16,8%, Foggia con il 16,4%, la BAT con il 10,8% e chiude Brindisi con il 9,7%.

Delle complessive 30 mila domande presentate, 26.274 domande (il 90% circa) sono state al momento vagliate da INPS e dai Comuni. Già pronte oltre 3.000 opportunità di tirocinio per la immediata attivazione del primo blocco da gennaio. Dei primi 9.500 ammessi il 75% ha almeno un figlio minore, il 32% ha 2 figli, il 23% un figlio neonato (da 0 a 36 mesi), il 25% dei beneficiari è composto da nuclei familiari monogenitoriali (separati, madri sole), l’età media è di 40 anni, in prevalenza donne, scolarizzazione media. Il Reddito di dignità a regime, mira a raggiungere 20 mila nuclei familiari all’anno.