«Dopo 18 mesi in cui ha brillato soprattutto per la cronica assenza nelle occasioni più salienti per il futuro della regione – quelle cioè in cui maggiormente occorreva far valere il peso del suo ruolo istituzionale – ecco che il capitombolo di Renzi, apre inaspettati scenari alle mire espansionistiche del Governatore Emiliano». Lo dichiara il consigliere regionale Nino Marmo (Fi).

«Al nostro Presidente – consumatosi negli ultimi tempi in un lungo, stressante e muscolare braccio di ferro con il premier toscano, a tutto discapito degli interessi della Puglia – quasi non par vero di scorgere l’opportunità di affondare il coltello nelle piaghe renziane ed affacciarsi da presunto uomo nuovo alla ribalta nazionale – prosegue. Come spiegare altrimenti la sua notevole esposizione mediatica di questi giorni romani, dedicati a concedere interviste e rilasciare dichiarazioni tutte improntate ad un unico refrain ‘Eccomi qui, sono bello e bravo, se nessuno si fa avanti. Tranquilli, ci sono io’. Naturalmente, solo ed esclusivamente per il bene del Paese! Emiliano, dunque, spinto dalla sua smodata ambizione politica, pare aver già dimenticato di aver sottoscritto nel 2015 un patto elettorale con i cittadini pugliesi, chiedendo loro fiducia e consensi in cambio di un impegno di legislatura forte, serio e coerente».

«E’ bene allora che qualcuno, anche tra i suoi devoti seguaci, glielo ricordi a chiare lettere. La Puglia attraversa una contingenza economica e sociale estremamente delicata, in cui le partite aperte sono tante e sensibili – dalla sanità al Tap, dalla Xylella ai consorzi di bonifica, dall’emergenza lavoro ai trasporti e via discorrendo. Emiliano, non è certo questo il momento di rincorrere chimere ed improbabili salti in avanti. I pugliesi non capirebbero. E soprattutto – conclude Marmo – lo dice la lezione del referendum, alla prima occasione non perdonerebbero».