Le Ferrovie del Nord Barese, le Ferrovie Sud Est e le Ferrovie del Gargano, nella Regione Puglia da venerdì prossimo dovranno assicurare una percorrenza dei treni con il limite massimo dei 50 km all’ora. Tutti i gestori che non hanno reti dotate di Sistema di Controllo Marcia Treno, infatti, dovranno adeguarsi alla direttiva dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF) giunta attraverso una circolare nella giornata di lunedì.

Le conseguenze, naturalmente, saranno pesanti soprattutto per i pendolari con tempi di percorrenza che aumenteranno a dismisura. Il problema, in realtà, non riguarda solo la Puglia bensì l’intera nazionale e tutte le ex linee in concessione che, tramite il decreto del Ministro Delrio ha disposto il passaggio sotto l’Ansf di quasi tutte le ferrovie concesse.

Da una prima stima dei tecnici delle ferrovie coinvolte, potrebbe saltare un treno su due. Una naturale reazione all’incidente che il 12 luglio ha provocato 23 morti sulla Andria-Corato, linea a binario singolo. Regioni e Asstra sono sul piede di guerra: chiederanno all’Ansf e al ministero delle Infrastrutture di ammorbidire i vincoli. Il limite di velocità verrà applicato ovunque, pure per le Ferrovie Nord Milano, la principale linea privata del Paese. «Va bene dare ai gestori un termine per adeguarsi – commenta l’assessore Gianni Giannini -, ma imporre una limitazione del genere dalla sera alla mattina rischia di essere controproducente e di spingere decine di migliaia di persone a utilizzare il mezzo privato».