Sono terminati poco prima dell’inizio della stagione sportiva i lavori all’impianto di illuminazione dello Stadio “Degli Ulivi”, con il cambio delle lampadine per aumentarne la potenza e permettere la disputa delle gare serali come prescritto dalla lega. Ma, accanto alla modifica dell’impianto, non vi è stata una modifica della centralina elettrica presente all’interno dello Stadio stesso e di conseguenza avviene un naturale sovraccarico che spesso può portare allo spegnimento dell’intero impianto.

Proprio come è accaduto per nove minuti, a partire dal 17′ del secondo tempo, durante la gara di mercoledì 14 settembre nel turno infrasettimanale tra la Fidelis Andria e la Paganese. Un black out accolto con spirito ed allegria dal pubblico ma anche con particolare tensione da parte dei tecnici e naturalmente da parte della società. Mentre sugli spalti la curva nord si è illuminata a giorno grazie alle luci artificiali dei telefonini assieme ai canti ininterrotti, nella saletta della centralina elettronica si è tentato più volte di far ripartire l’impianto in sovraccarico prima di riuscire definitivamente a far riaccendere tutte le torri faro.

Il problema, tuttavia, merita una attenta risoluzione visto che la Fidelis continuerà a disputare le partite serali ed il black out era già avvenuto anche durante il match contro il Catania: in quella circostanza, tuttavia, avvenne subito dopo il triplice fischio finale del direttore di gara non creando particolari problemi allo svolgimento stesso del match. Resta, tuttavia, lo spettacolo improvvisato dalla Curva Nord che ha permesso di mitigare il disagio, e resta ancora una sana ed importante riflessione sugli impianti sportivi e sulla necessità di svecchiarli e curarli prevenendo situazioni come quella accaduta durante Fidelis Andria – Paganese.