Dopo il romanzo di Jo Jo Moyes, l’attesissimo film da quando in primavera la Warner ha diffuso il primo teaser trailer. È svettato in cima alle classifiche nel primo weekend di programmazione in Italia. Me before you, Io prima di te, a leggere i commenti degli spettatori in rete e sui social, non ha tradito le aspettative accontentando anche il pubblico di non lettori.

Non cadremo nelle trappola di confrontare il film al libro. Trattandosi di due linguaggi differenti è inevitabile che ad uno possa mancare qualcosa dell’altro e viceversa, considerando tra l’altro che, ancor prima di sceneggiatore e regista, è lo stesso lettore ad immaginare il proprio film tra le pagine del libro.

Alla tradizione cinematografica anglosassone europea e d’oltreoceano va dato un merito: sono capaci di trattare con leggerezza e delicatezza temi difficilissimi ed eticamente controversi. Noi italiani ne avremmo tirato fuori un complesso dramma di spessore esistenziale. Me before you invece lo fa raccontandoci una favola.

Ma veniamo al film. Louisa è una 26 enne alla disperata ricerca di un lavoro. Troverà occupazione come assistente ad un giovane trentenne bello, aitante e di successo affetto da quadriplegia irreversibile in seguito ad un incidente, e ormai stanco della sua non vita.

Due mondi diversi e lontani in tutto e per questo perfetti per le regole dell’attrazione e del cambiamento vicendevole. La bella e la bestia. La fanciulla salverà il principe nel suo castello dal cinismo snob e il principe porterà fuori la fanciulla dalla sua dolce prigionia nella campagna inglese di orizzonti preclusi allo sguardo.

In un percorso di sei mesi di conoscenza che sfocerà in innamoramento, rimarranno in sospeso domande importanti sul senso della vita, sulla ragione del vivere, sull’accettazione dei propri limiti e disabilità, sulle possibilità dell’amore di bastare e bastarsi.
Quesiti collettivi che trovano infinte soluzioni nel campo minato dell’etica e della morale. Risposte diverse, tutte ragionevoli e tutte personali.

Sarà che è la stessa autrice del romanzo Jo Jo Moyes ad aver curato la stesura della sceneggiatura, sarà la comunione di intenti con la regista inglese Thea Sharrock, sarà la colonna sonora dello scozzese Craig Armstrong e le musiche di Ed Sheeran e degli Imagine Dragons, o sarà la perfetta alchimia tra gli interpreti Sam Claflin ed Emilia Clarke o sarà il risultato di tutto questo assieme, sta di fatto che l’operazione di trasposizione dal romanzo al film, fatti i dovuti distinguo, è pienamente riuscita.

Me before you in parte ripercorre le trame di storie d’amore difficili e dai toni tragicomici di film e romanzi come Love, Rosie o Colpa delle stelle ma allo stesso tempo ne prende le distanze introducendo l’annosa questione etico morale dell’eutanasia e della libertà delle scelte personali.

Pertanto la tormentata storia d’amore di Will e Lou assume un altro valore diventando pretesto per riflettere su quanto l’uomo sia davvero artefice del proprio destino, su chi stabilisce per cosa o per chi sia giusto vivere, cosa vuol dire vivere, quanto conta e come si misura la qualità della vita, se c’è più egoismo nell’accettare un compromesso o nell’accontentarsi.

In questo crogiolo di questioni irrisolte il leit motiv, che è poi diventato anche l’hashtag promozionale del film, sembra essere ‘vivi con coraggio’. Qualsiasi scelta non può essere affrontata se non con una buona dose di coraggio.

Difficile riuscire a definire se la fine di Io prima di te sia un lieto fine o meno, certo è che soddisfa lo spettatore forse per quella specie di riscatto del protagonista che dopo una lunga battaglia riesce a riprendere le redini e il controllo della propria vita.

Sam Claflin ed Emilia Clarke accettando la sfida della Sharrock si sono dovuti mettere alla prova con personaggi che esulano da quelli delle loro precedente performance cinematografiche come Hunger games e Game of Thrones. William e Louisa infatti sono soggetti decisamente meno fisici e dalle psicologie più profonde, più sfaccettate e raffinate.

Io prima di te è un coacervo di emozioni e desideri, un film sulla potenza delle scelte e su quello che siamo abituati a dare per scontato. Il racconto delicato di un amore impossibile, che nemmeno un per sempre riuscirebbe a contenere, specie se ci si mette di traverso la vita a ostacolare i desideri. Ciò non toglierà nulla ad un amore imprevisto che è un anno zero, uno spartiacque tra un prima e un dopo nelle vite dei personaggi. Un amore intenso di quelli che fanno venire le rughe per i troppi sorrisi o per le lacrime di gioia. Me before you è un film da vedere perché fa dono allo spettatore di qualche riga di favola e per un paio d’ore il cuore spera, riposa e ringrazia.