Ultima giornata di incontri per la Festa de L’Unità provinciale organizzata nella città di Andria dal gruppo cittadino del Partito Democratico. Si è scelto di chiudere la tre giorni con un dibattito sulla tragedia ferroviaria del 12 luglio partendo dal presente e per giungere al futuro della Ferrotramviaria. «Non permetteremo che i fari sulla tragedia ferroviaria di Andria-Corato si spengano nel giro di qualche mese», ha detto l’onorevole Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio, nel corso del dibattito. «Nessun treno non in sicurezza passerà più su quella tratta e vigileremo su questo», ha ricordato il Primo Cittadino di Andria Nicola Giorgino che ha anche ricordato come «si stanno cercando soluzioni opportune per mettere a disposizione dei bus sostitutivi Largo Appiani che dovrà essere il nuovo centro di smistamento e partenza a pochi giorni dall’inizio delle scuole. Aldilà di come la Magistratura proseguirà le proprie indagini, infine, lo stesso Primo Cittadino andriese, ha fatto notare come «i finanziamenti per il Grande Progetto non dovrebbero esser persi e presumibilmente dovranno proseguire in qualsiasi caso».

«È evidente – ha ricordato Boccia – che in questo caso il profitto ha prevalso sulla sicurezza. E questa scelta ha chiare responsabilità. Anche politiche. Dall’azienda mi sarei aspettato una seria assunzione di responsabilità, per rispetto delle famiglie delle vittime e per difendere anche l’oltre mezzo secolo di storia della stessa azienda». Il deputato del Partito Democratico è stato l’autore in Parlamento della norma che ha equiparato le vittime di Andria-Corato a quelle di Viareggio e Linate, garantendo un contributo per il sostegno immediato alle famiglie.

«L’impegno del Parlamento e del governo per trasferire nel più breve tempo possibile il contributo alle famiglie delle vittime e ai feriti». «Aspettiamo intanto», ha continuato Boccia dal palco alla presenza di molti famigliari delle vittime, «il difficile e rigoroso lavoro che sta compiendo la magistratura, ma è chiaro che non si può pensare di attribuire le responsabilità solo ad un essere umano che ha sbagliato procedura per il cosiddetto consenso telefonico».

Un ringraziamento agli organizzatori della Festa de L’Unità è giunto, poi, dal Consigliere Provinciale del PD, Lorenzo Marchio Rossi, «una scelta coraggiosa che ha previsto discussioni su temi importanti più che panini, una scelta coraggiosa in un momento in cui discutere di politica è vista più come una cosa negativa che positiva».