Sono 840 i cittadini che mensilmente, nell’anno 2015, si sono rivolti a Casa Accoglienza Santa Maria Goretti ad Andria. Di questi 720 sono residenti in città mentre 120 sono i migranti. Erogati circa 24.000 pasti al mese, di cui 18.000 pasti caldi a domicilio solo per residenti e famiglie. Sono i numeri “tragici” della povertà nella Città di Andria, dati che nel corso del 2015 sono cresciuti vertiginosamente. Dati che risultano in pieno trend italiano visto il rapporto Istat sulla povertà in Italia nel 2015 pubblicato lo scorso 14 luglio: un milione e 582mila le famiglie e 4 milioni e 598mila le persone che vivono in condizioni di povertà assoluta.

«La città di Andria non si sottrae a questo trend – è il commento di Don Geremia Acri, Responsabile di Casa Accoglienza – nel corso dell’anno 2015, infatti, sono cresciute vertiginosamente le segnalazioni giunte al centro d’ascolto di “S. Maria Goretti” da parte di famiglie andriesi in difficoltà. Le famiglie che hanno usufruito dei diversi servizi hanno chiesto sostegno morale e materiale che si concretizza nel sacchetto viveri per adulti e neonati, distribuzione indumenti, pasto caldo a domicilio quotidiano, aiuti economici, ricerca lavorativa, consulenza legale, assistenza sanitaria, orientamento e accompagnamento presso i vari servizi territoriali».

In linea con i dati nazionali, le situazioni più critiche riguardano oltre che gli anziani, anche le famiglie monoreddito con più figli a carico, operai edili, artigiani ed in ultimo a queste categorie si aggiungono quella dei piccoli-medi imprenditori e dei liberi professionisti con piccoli studi. «Le “nuove povertà” – ha ricordato Don Geremia Acri – sono un fenomeno complesso e pluridimensionale, in cui convivono diversi livelli di bisogni: da quelli primari, relativi alla disponibilità di beni materiali di sopravvivenza, a quelli secondari, la cui soddisfazione implica la responsabilità delle istituzioni (salute, igiene, assistenza, scuola, etc.); senza dimenticare i bisogni relazionali, relativi alla caduta dei legami comunitari ed alla mancanza di rapporti interpersonali sul piano dell’affettività».

I dati di Casa Accoglienza relativi agli interventi per l’anno 2015 saranno presentati giovedì prossimo in una conferenza stampa.