Dopo le pause estive, le sale cinematografiche riaprono i battenti con tantissime novità, debutti e conferme. Noi, per questo appuntamento speciale di Screenema, ne abbiamo scelte per voi alcune tra quelle che a naso ci sono sembrate le più interessanti e promettenti, almeno per i prossimi due mesi.

Partiamo con EQUALS. In un futuro orwelliano, ammalarsi d’amore sarà un bel problema. Il fantaromanticismo di Drake Doremus, che vanta una produzione firmata Ridley Scott, racconta di un tormentato e impossibile amore shakespeariano in tempi in cui le emozioni sono state bandite per garantire una stabilità mentale e politica. Se per fare passi avanti però bisogna perdere sempre l’equilibrio per un po’ a favore di passioni e sentimenti, è chiaro che non potrà esserci futuro nel futuro per un mondo senza emozioni.

A tre anni di distanza dal suo The artist is present, che ha attirato l’attenzione anche dell’eccentrico James Franco, la grandmother of performance art Marina Abramović torna sugli schermi con il suo THE SPACE IN BETWEEN. Un viaggio spirituale e di guarigione attraverso le strade, gli incontri e il sincretismo religioso del Basile più profondo. Un film appunto ‘in between’, sospeso tra arte e vita, per riflettere sulle affinità tra performance artistiche e rituali. La Abramovic è maestra nelle esplorazioni del lavoro dell’artista, nel superamento dei limiti e nella ricerca del senso del lavoro dell’artista nell’era contemporanea.

Altro futuro quello di Seymour Levov, lo svedese di AMERICAN PASTORAL dal libro premio Pulitzer di Philip Roth al film di Ewan McGregor che segna il debutto dell’attore alla regia. La storia di Levov incarna il sogno americano divenuto realtà che si infrangerà quando proprio sua figlia sarà artefice di un attentato terroristico. Lo svedese si interrogherà sulle cause del corto circuito. Nel cast, oltre allo stesso regista, nomi altisonanti come Dakota Fanning, Jennifer Connelly e David Strathairn.
Rimanendo nel delle relazioni genitori figli dagli Stati Uniti ci spostiamo in Europa per scoprire l’ultima fatica del regista rumeno Cristian Mingiu, premiato al Festival di Cannes 2016 per la migliore regia che si intitola Bacalaureat e che uscirà da noi con il titolo UN PADRE, UNA FIGLIA, frutto di una produzione rumena-franco-belga.

Romeo è medico in Romania, sposato e con una figlia che adora, Eliza. Eliza sarà vittima di un incidente il giorno prima dei suoi esami di maturità e dovrà rimettere in gioco la sua promettente e futura carriera universitaria in Inghilterra. Bacalureat è un film sulle scelte, sul rapporto genitori-figli e su quanto i primi abbiano diritto di scegliere per i secondi. Una riflessione, non priva dell’ironia tipica del cinema rumeno, sulle conseguenze delle azioni e sulle responsabilità.

Concludiamo la nostra carrellata con un rientro in patria. L’ultimo lavoro di Giouseppe Piccioni, QUESTI GIORNI ci parla di amicizia. Quella unica, irripetibile e tutt’altro che abitudinaria tra quattro ragazze nata tra le vecchie mura di un paese di provincia e confermata con un viaggio a Belgrado che riserverà loro molte sorprese. Tra gli interpreti Margherita Buy e Filippo Timi. Piccioni come al solito riflette sulle relazioni umane tra gente comune e spesso ai margini.

Queste sono alcune delle novità in uscita nei prossimi mesi, tanto ci sarà da vedere e commentare, non resta che scegliere e comprare il biglietto. Buona visione!