Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal tribunale del Riesame di Bari su richiesta della procura nell’ambito dell’indagine su un’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga e al traffico di armi che nel febbraio dello scorso anno portò all’arresto di nove persone.

I beni sequestrati sono due campi da calcetto che si trovano alla periferia di Andria, la società che li gestiva, tre appartamenti, quadri, arazzi, contanti, gioielli, preziosi orologi e una decina di conti correnti bancari e postali tutti riconducibili alla famiglia Roberto. Beni che – secondo gli investigatori – i fratelli Roberto avrebbero comprato con i proventi delle attività illecite e che avevano intestato ai rispettivi coniugi.