«Avevamo più volte denunciato che l’organico in Puglia è insufficiente a garantire il funzionamento delle scuole. Ora il tempo delle attese e delle false promesse è finito, sarà un inizio di anno scolastico molto caldo». A dichiararlo è il Segretario Generale UIL Scuola Puglia, Gianni Verga. «Alla fine, come temevamo, si è verificato il clamoroso paradosso che molti docenti, appena immessi in ruolo, sono rimasti senza sede e quindi già in esubero prima ancora di essere assunti. Mentre le scuole che hanno chiesto classi in più, al fine di abbattere il rapporto alunni-classe, che in Puglia è molto elevato rispetto ad altre regioni, non le hanno ottenute».

«Anche in questa fase dei trasferimenti ancora errori su errori – attacca ancora Verga -. Accade così che docenti con minor punteggio si sono mossi prima, in tanti casi verificati, rispetto a docenti con punteggio maggiore ed addirittura in fasi precedenti. Il sistema ha operato quindi sull’ordine di preferenza espresso, indipendentemente da fase e punteggio. Questa è una storia che, ove non si ricorrerà subito ai ripari, finirà per essere discussa nelle aule dei Tribunali, creando ulteriori costi, evitabilissimi, alla macchina amministrativa e burocratica».

«Alle promesse e agli spot non crediamo più – chiosa Verga – visto che i numeri continuano a evidenziare una smobilitazione di fatto del sistema scuola. La Puglia, poi, è passata dalla penalizzazione, alla mortificazione, direi addirittura all’umiliazione. Ricordiamo che alla nostra regione spetterebbero in tutto 555 assunzioni in ruolo tra amministrativi/tecnici e collaboratori scolastici, utili a coprire a mala pena il 68% dei posti vacanti. I tagli al personale Ata si aggiungono a quelli delle cattedre, che nel prossimo anno scolastico, negli istituti pugliesi, saranno quasi 500 in meno. Numeri che fanno della Puglia, statistiche alla mano, la regione più penalizzata d’Italia. Basta, basta così: se vogliono la smobilitazione otterranno solo la mobilitazione. E una valanga di vertenze».