La provincia BAT avrà un nuovo Istituto Tecnico Superiore. Ne danno notizia in una nota congiunta i consiglieri regionali Sabino Zinni, capogruppo della lista Emiliano Sindaco di Puglia, e Filippo Caracciolo consigliere regionale del Partito Democratico. La giunta regionale pugliese ha approvato infatti il “Piano triennale territoriale 2016 – 2018 per la realizzazione degli interventi di istruzione tecnica superiore – ITS e dei Poli tecnico-professionali”.

Su ciascuna delle province del territorio regionale saranno implementati gli Istituti Tecnici Superiori: saranno dunque 6 in totale i nuovi ITS nelle aree tecnologiche della mobilità sostenibile, delle nuove tecnologie per il Made in Italy, delle tecnologie per i beni e le attività turistico-culturali, delle tecnologie della informazione e della comunicazione. A questi si aggiungeranno 4 Poli Tecnico Professionali nei settori del turismo, dell’agroalimentare, del sistema casa e sistema energia.

«L’obiettivo del provvedimento – ha spiegato Sabino Zinni – è quello di avvicinare il nostro sistema d’istruzione a quello produttivo, in modo che l’uno sia propedeutico all’altro. Vorremmo ridurre al minimo il disallineamento esistente fra le filiere formative e quelle economiche locali, col principale scopo di ridurre il più possibile la disoccupazione giovanile. L’idea alla base è quella di adeguare quindi l’offerta formativa alla domanda che arriva dal mondo del lavoro».

Alla BAT toccherà la Fondazione ITS Apulia Digital Maker, ossia una scuola dedicata all’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

«La scelta dell’indirizzo da dare ai singoli centri di formazione – ha chiarito Filippo Caracciolo – è stata fatta in maniera strategica. Infatti si è tenuto conto il più possibile della vocazione produttiva dello specifico territorio. In questo modo per i nostri giovani, cioè per i futuri tecnici specializzati, vogliamo che si concretizzi un passaggio graduale e complementare fra la scuola e il lavoro. Questo, come ci insegnano i sistemi educativi nel resto d’Italia e d’Europa, è il modo migliore per formare specialisti qualificati».

Da studi recenti, le ICT (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) costituiscono un forte volano occupazionale nella nostra Regione. Il Rapporto “Io sono cultura” presentato lo scorso giugno ci dice che la Puglia, quest’anno, per la prima volta compare al quarto posto fra le regioni italiane per crescita degli occupati nell’industria creativa. Unica regione del Sud, vanta un volume d’affari nel 2015 di 2,6 miliardi di euro, con 57.600 occupati. Invece 8,8% sono le imprese creative giovanili, con un fatturato medio di € 105.000 all’anno.

I due distretti di riferimento relativi a questo settore sono Informatica e Puglia Creativa, costituiti a loro volta da numerose d’imprese. Queste hanno evidenziato tra gli indirizzi strategici la formazione delle risorse umane e tra le criticità la mancanza di figure con competenze scientifiche nell’ambito delle tecnologie informatiche e digitali. Tutti i dati sembrano suggerire che la strada intrapresa sia quella giusta con ampi spazi da riempire relativi proprio a questi ambiti. «Una scommessa – concludono i consiglieri regionali Zinni e Caracciolo – da vincere a tutti i costi».