«C’è grande confusione sull’attuale situazione dell’emergenza rifiuti e in questo caos nessuno ha pensato ai cittadini. Sia l’incredibile ritardo con cui è stata affrontata, sia le mancate comunicazioni agli andriesi, hanno giocato con la pazienza dei cittadini già provata dal pagamento delle tasse e con la situazione stessa della raccolta differenziata porta a porta, già così difficilmente proposta agli andriesi. In questi due giorni ci sono arrivate tante segnalazioni e lamentele, alcune rivolte proprio al sistema di raccolta differenziata porta a porta. Quando gli andriesi si sono trovati costretti a riportare in casa il bidoncino dell’umido, chissà quanti avranno pensato al momentaneo disagio e quanti all’incapacità specifica dell’amministrazione comunale».

Queste le parole dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle sull’emergenza rifiuti che sembra non trovare ancora una soluzione nella Bat e nella città di Andria.

«Quando si arriva a non raccogliere la spazzatura dietro la porta di casa del cittadino – continua la nota – vuol dire che tutto il sistema ha collassato. Vuol dire che il Sindaco, il Presidente dell’ARO cui il proprio Comune appartiene, il Presidente dell’OGA a cui appartiene il proprio ARO e la Regione non hanno saputo prevedere e pianificare per tempo le opportune iniziative. Se si considera che per i cittadini andriesi le prime tre figure sono la stessa persona, Giorgino, possiamo affermare che è il principale responsabile di quella busta di rifiuti rimasta dietro la porta del cittadino andriese ha un unico nome. Certo, c’è anche una indiscutibile responsabilità della Regione e, perché no, possiamo attribuire anche uno spicchio di responsabilità al passato. Il problema però è che Giorgino, che continua ad attribuire le responsabilità a tutti gli altri, presenti e passati tranne che a se stesso, non si rende conto che rappresenta ben 6 anni del recente passato. Il sindaco Giorgino vanta la maggiore “anzianità di servizio” nell’ambito dei rifiuti, con incarichi di primo piano. Cosa dobbiamo pensare? Che è un poltronista? Che occupa incarichi senza alcuna capacità dirigenziale e amministrativa? Quali sono i suoi meriti, se non ha responsabilità? Qual è la sua autorità se non è in grado di dimostrare la sua autonomia decisionale? Per esempio, Andria non ha realizzato l’impianto di biostabilizzazione, ha subito la chiusura della discarica per problemi ambientali, ha una richiesta di ampliamento della stessa discarica mai discussa in Consiglio, ha un procedimento in corso per la realizzazione di un impianto di compostaggio da parte di un privato mentre noi lo avremmo voluto totalmente pubblico, ha un servizio raccolta rifiuti interessato da arresti e da una condanna per 760 mila euro di tangenti, ha una delibera di consiglio ancora inapplicata in cui si chiedevano chiarimenti rispetto ad eventuali inadempimenti del predetto servizio di raccolta. Rispetto a tutto questo c’è stato un silenzio praticamente assoluto da parte di Giorgino. Alla luce di tutto ciò ci si può meravigliare se la busta dei rifiuti è rimasta dietro la porta del cittadino andriese?».