Il seminario di studi organizzato ad Andria dal Gruppo Regionale di Forza Italia, “Mobbing: Il silenzio uccide la dignità”, ha prodotto numerose testimonianze sul tema da parte di esponenti del mondo sindacale, politico, dell’impresa e della sanità.

«L’incontro sul Mobbing non è stato una classica esercitazione convegnistica – ha dichiarato Alessandra Inchingolo, avvocato penalista e promotrice dell’iniziativa – quanto piuttosto la prima tappa di un iter che, partendo appunto da Andria e dalla Puglia, ci auguriamo possa arrivare in Parlamento sotto forma di una seria ed articolata proposta di Legge. Il mobbing è stato analizzato nelle sue molteplici sfaccettature e conseguenze, in particolare il Mobbing Rosa, perché solo la conoscenza approfondita di questa complessa fattispecie può consentirci di attivare iniziative a tutela dei mobbizzati sul lavoro, una categoria in preoccupante e vertiginoso aumento in questa particolare contingenza economica del nostro Paese.

Ma la stessa conoscenza – ha rimarcato Inchingolo – non è di per se stessa sufficiente a sciogliere i molteplici nodi del fenomeno. Nell’attuale silenzio normativo e legislativo, occorre infatti un intervento urgente del legislatore che disciplini non soltanto gli aspetti civilistici di risarcimento del danno ma, soprattutto, proclami la natura penalistica del reato di mobbing».

«Parte da Andria una proposta di legge sul mobbing che abbiamo affidato nelle mani dell’on. Renata Polverini, già nota per le sue innumerevoli battaglie in campo sindacale e del lavoro – ha sottolineato Nino Marmo, consigliere regionale.

Ed è importante che questo nostro impegno, civico e politico, sia stato riconosciuto anche da autorevoli rappresentanti della Cgil, da cui è giunto ampio conforto alla valenza dell’iniziativa. D’altro canto – ha concluso Marmo – se l’on. Mara Carfagna fu a suo tempo protagonista della legge sullo Stalking, abbiamo buoni motivi per ritenere che Renata Polverini possa battersi con successo per una disciplina del Mobbing, fondamentale per le donne in particolare, ma per tutti i lavoratori più in generale».

«Raccolgo volentieri il testimone che mi viene consegnato qui ad Andria dai rappresentanti politici di FI e, soprattutto – conclude l’on. Mara Carfagna – dal mondo dell’associazionismo locale e da quanti si battono concretamente e quotidianamente nel sociale – ha sottolineato l’on. Polverini in chiusura dei lavori. In un momento storico in cui le garanzie a tutela dei lavoratori vengono occultamente minate dal Jobs Act, prendere a cuore un argomento come quello del Mobbing è un atteggiamento meritorio e responsabile. Sul fronte femminile poi è il momento di ribadire a chiare lettere, e una volta per tutte, che la famiglia, i figli e la maternità non possono e non devono costituire requisito negativo di selezione per l’accesso e la permanenza della donna sul mercato del lavoro».