Nessuno ad Arezzo sospettava di loro. Perché la banda dedita ai furti di rame nella stazione aretina e composta da romeni – alcuni dei quali residenti a Barletta – soggiornava in lussuosi hotel. Di notte invece rubavano i cavi. Sette di loro sono stati sorpresi con le mani nel sacco e sono stati arrestati; gli altri sono ricercati. Secondo quanto stabilito dalle indagini, i colpi messi a segno sono ben 34 e hanno interessato la linea ferroviaria tra Firenze e Roma. L’operazione – denominata “Esmeralda” – ha consentito il recupero di tredici chilometri di cavi in rame del valore in via di quantificazione.

Gli accertamenti dei poliziotti sono durate più di un anno e hanno appurato che il modus operandi della banda era preciso: venivano prima effettuati dei sopralluoghi lungo le linee ferroviarie per individuare il luogo da cui asportare il rame, dopo averlo tagliato in tranci e raccolto in bobine, veniva nascosto e recuperato in un secondo momento. In manette sono finiti Munteanu Mihai Adrian, Deaconescu Laura, Punga Gheorghita Catalin e Negrus Vasile: sono accusati di furto aggravato e danneggiamento della rete ferroviaria italiana. Alle indagini hanno dato un loro importante contributo anche gli uomini del Commissariato di P.S. di Andria.