Un Consiglio Comunale che sarebbe dovuto esser particolarmente tranquillo e rapido ma che, invece, diventa particolarmente interessante e piccato. Primo punto all’ordine del giorno è esattamente quello con il quale si era concluso e rinviata la scorsa assise comunale: la Nuova Caserma dei Carabinieri. La storia è ormai nota ma il Consiglio Comunale, chiamato a decidere se ritipizzare la zona o dare una semplice deroga per la nuova struttura costruita da un privato per utilità pubblica, si è bloccato su di una questione da approfondire ancora. Proprio in settimana, dopo il rinvio del Consiglio Comunale, si è riunita la V^ Commissione Consigliare, in cui la consigliera Giovanna Bruno ha sollevato diverse incongruenze e soprattutto una sentenza del Consiglio di Stato che ha bloccato un procedimento simile.

Senza entrare nei tecnicismi si parla di quanto sia importante decidere sugli investimenti privati di pubblica utilità in una zona al limite della tipizzazione del Piano Regolatore Generale. La questione sollevata dalla Consigliera Bruno di Progetto Andria ha trovato una sostanziale accoglienza da parte dell’amministrazione comunale che è giunta in Consiglio chiedendo il rinvio dell’approvazione della delibera alla prossima assise per via della necessità di approfondire ancora la questione con l’avvocatura e con altri tecnici. Ma è datata 5 marzo una lettera indirizzata alla Presidente del Consiglio Comunale, Laura Di Pilato, con mittente Antonio Recchia, ingegnere e progettista della Nuova Caserma per conto della ditta privata. Nella missiva si fa riferimento ad un possibile conflitto di interessi per la consigliera comunale, sorella di Francesco Bruno, avvocato difensore di uno degli imputati in un procedimento penale in cui lo stesso Recchia è il tecnico di parte del Pubblico Ministero nello stesso procedimento. La missiva chiede al Consiglio di controllare il possibile conflitto di interessi, che la stessa Bruno ha rispedito al mittente sollevando anche l’impossibilità di proseguire con serenità la discussione durante l’Assise Comunale. L’invito della stessa consigliera di Progetto Andria, è stato quello di portare assieme al Sindaco tutte le carte in Procura per far vagliare agli inquirenti competenti la posizione.

Dopo la dichiarazione immediato l’abbandono dell’aula da parte della consigliera e le parole del Primo Cittadino, Nicola Giorgino, che ha chiesto di fare chiarezza ed ha espresso rammarico per quanto accaduto. Il Movimento 5 Stelle, con Michele Coratella, ha scelto di abbandonare l’aula per l’impossibilità di continuare a discutere con serenità e la maggioranza, ha approvato all’unanimità dei presenti, gli altri due punti all’ordine del giorno.