E’ stato disposto il 18 febbraio scorso ed attuato nella mattinata di oggi, il sequestro preventivo del terreno in via Monte Faraone, con annesso immobile già murato nei mesi scorsi, dove sorge una tendopoli che ospitava poco più di un centinaio di extracomunitari regolarmente in possesso di permesso di soggiorno. Lo sgombero di stamane ha visto coinvolti decine tra agenti di Polizia, Carabinieri, Polizia Provinciale, Polizia Locale, Vigili del Fuoco e soccorritori della Misericordia di Andria per l’assistenza sanitaria.

Il provvedimento si è reso necessario per diverse ragioni ed è stato richiesto dall’Autorità Giudiziaria a seguito della Querela Denuncia formalizzata, lo scorso 16 novembre, dal proprietario del terreno su cui è sorta la tendopoli. Poi i costanti controlli del Commissariato di P.S. andriese per verificare l’effettiva nazionalità e regolarità degli occupanti, tutti extracomunitari ma con regolare permesso di soggiorno, giunti ad Andria per lavori stagionali come la raccolta delle olive.

Ma il 2 febbraio scorso l’episodio della morte di Seck Talla, 55enne senegalese, deceduto nel sonno a causa delle esalazioni di monossido di carbonio provocate per un braciere acceso in una delle tende ed il ferimento del compagno di tenda, e l’accelerazione da parte delle autorità competenti con diverse riunioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza provinciale. 11 persone, in concorso tra loro, dovranno rispondere di invasione arbitraria di terreni od edifici altrui.

Nel dispositivo di sequestro preventivo del terreno si legge che, oltre alla fine dell’occupazione abusiva del terreno, lo sgombero si è reso necessario per evitare ulteriori pericoli per l’incolumità pubblica e privata visto anche il decesso dell’uomo senegalese avvenuto esattamente un mese fa.

Durante lo sgombero vi è stato qualche momento di tensione con una struttura data alle fiamme ed immediatamente spenta dall’intervento dei Vigili del Fuoco.